Mimmo BIELLO
13/06/2016
                                     

Salve amici, siamo all’atto finale di un percorso che, ci ha legati, per questa stagione sportiva…… Il campionato di B di pallacanestro, va in archivio con i suoi verdetti, con la sua formula e con i suoi colpi di coda, se vi saranno, tali possono essere considerati i ripescaggi o meglio, per quanto ci riguarda, il ripescaggio, trattandosi, da quando vige questa formula, di una sola squadra, la perdente dei due scontri inerenti le “ final four “ di Montecatini, ad acquisire il diritto a militare nella serie superiore, in caso di rinuncia, come prontamente accaduto, negli ultimi due anni, nell’ordine, per le formazioni di Latina prima e di Agropoli poi. Che il girone B fosse garanzia di qualità, lo sapevamo, ma l’assoluto dominio espresso dall’Eurobasket nei confronti di Montegranaro, asfaltata per 79 a 54, traccia probabilmente una pietra miliare sulle differenze di livello tra i due gironi, acuitesi nell’anno, col doppio successo di Eurobasket su Montegranaro, sia in coppa Italia che in campionato. A far compagnia ai romani, per adesso, vi saranno, le grandi tradizioni di Udine ,ottimamente allenata da Lino Lardo, e di Forlì, guidata splendidamente in campo, da Sebastian Vico, uno dei principali top players dei quattro gironi di B. Auguriamo a Montegranaro, sconfitta da Forlì il giorno successivo, un meritato ripescaggio, in virtù degli sforzi profusi dal suo sponsor  Bigioni e di una passione, di provincia, per il basket , rimasta  epica nei decenni… Sicuramente, guardando agli esiti dei playoff, non è possibile misurare la delusione di piazzequali S.Severo, Bergamo o Pescara, le prime due programmate per vincere, la terza meravigliosamente cementatasi in campo quale connubio di gioventù ed esperienza e giunta forse a sorpresa a giocarsi la finale nella division, di certo potremmo testimoniare la crescita esponenziale di una piazza e di una società quale Cassino, costruitasi con sforzi imprenditoriali ed organizzativi fuori dal comune, ancorchè “ condannata “ ad emigrare quotidianamente in una casa non sua, ma alla quale l’appassionato pubblico cassinate ha riservato un meritatissimo tributo di affetto, passione e fiducia.

….Quando una squadra e duna società “ in primis “, dimostra tutto il suo valore nei momenti più difficili, con prestazioni non solo di forza ma anche di notevole qualità, occorre tirarsi giù il cappello. Eurobasket ,con un equilibrio sia difensivo che offensivo eccezionali e con un carattere tutto “ nervi saldi “ condiviso per intero dal suo team, legittima a pieno titolo, qualora ve ne fosse bisogno, il suo passaggio alla categoria superiore. Un organico programmato per vincere, un meccanismo perfezionatosi nel tempo con la cura dei particolari e la saggia quanto chirurgica gestione dei pezzi più importanti del suo mosaico, Righetti in capo. Nel contorno, un settore giovanile che fa registrare numeri incredibili ed una società, guidata dal presidente Buonamici, bravissima a far quadrato su ogni aspetto professionale del singolo giocatore e/o del suo staff tecnico e dirigenziale. Naturalmente la promozione è stata l’atto finale di una programmazione pluriennale e di passi costruiti un po’ per volta, intravedendo nel medio termine la seria possibilità di poter rappresentare per Roma, l’alternativa più autorevole, a livello popolare, alla blasonata Virtus, da un po’ caduta in disgrazia, ma adesso pungolata nell’orgoglio, dalla comune milizia stracittadina, in quella che, una volta era una categoria di consolazione,  e nel contempo difendere, il ruolo generazionale, di “ stella polare” di altre società, di bianchiniana memoria ma ora assolutamente messo in discussione, dai progressi del nuovo corso, vedi non solo Eurobasket, ma Stella Azzurra, Luiss ed altre… Interpellato in questo senso, Marco Ravaioli, “ deus ex machina “ della Vis Nova, altra società storica della capitale, tornata in B, nel suo alveo naturale, è stato molto esplicito: “ prevalgono motivazioni di campanilismo e di singoli investimenti tesi ad aumentare la forza dei settori giovanili e la competitività su piazza e fuori piazza, delle società capitoline. Non sussistono grossi presupposti di collaborazione”

Tornando al trionfo Eurobasket, la squadra di Bonora ha probabilmente vinto il suo campionato, in gara 3, della serie con Cassino, allorquando reduce dalla sconfitta in casa in gara 2, ad opera dei sanbenedettini, si è regalata la migliore prestazione stagionale andando a segnare ben 103 punti, nel campo avversario, davanti a quasi 1000 persone, del piccolo PalaSoriano di Atina, diventato nell’occasione una bolgia per sostenere i suoi beniamini, ormai adottati a tutti gli effetti, nell’impresa che avrebbe regalato l’ingresso nella leggenda al team caro al comunque valorosissimo Dott. Manzari… Invece Eurobasket è stata più forte di tutto, siglando con questa vittoria, il suo miglior risultato di sempre della sua storia e quello che più colpisce è il modo nel quale è stato ottenuto….Una prestazione perfetta, impeccabile, senza alcun appunto da muovere, sia sotto il profilo tattico che dell’intensità. Rabbia, carattere, nervi saldi, salgono in cattedra, per la compagine di Bonora, apparsa subito determinatissima nelle giocate 1c1 ma soprattutto in grado di accellerare i ritmi e l’intensità difensiva al fine di non concedere tiri aperti ai compassati ma raffinati attaccanti di casa. 33/42 nel tiro da due ed una mole di soluzioni che, a turno, ciascuno dei suoi, ha saputo tradurre in un iniziativa credibile, pericolosa eppoi vincente. Sei uomini in doppia cifra, Righetti, 4, miglior rimbalzista e per una volta, più complementare che non protagonista, Staffieri e Casale, 4,  sacrificati in un lavoro difensivo oscuro, Fanti, 17, uomo di rottura, Stanic, 14, e Dip, 10, risolutivi rispettivamente da fuori e nel pitturato, Birindelli, 19, letale nelle scelte di tiro da ala alta,dirette a portare lontano da canestro il suo diretto avversario Ianes, Rizzitiello, 19, intelligente e puntuale a trovare la giocata giusta, una volta uscito dalla panchina, Petrucci, 12, mina vagante con le sue siderali conclusioni da tre punti, sono l’emblema della grande concentrazione di gruppo affinata nel tempo e, perfezionata nei playoff, laddove ad una spiccata intensità nella metacampo difensiva, ha fatto riscontro una lucida capacità di aggredire gli spazi abbinata al movimento di palla in grado di costruire buoni tiri con l’uomo giusto, nel sapiente utilizzo degli spot per tiri aperti quasi mai forzati! Cassino non è riuscita a giocare la sua pallacanestro, ha sentito molto la pressione, aggrappata alla classe cristallina di Carrizo, 27, e agli spunti costanti ma non sempre lineari di Berti, 18, di Grilli, 16, a fronte di un Castelluccia, 5, mai in partita, non conferendo quell’intensità nervosa adeguata ma soprattutto perdendo i duelli 1c1 in difesa, dove la squadra di Vettese non è stata all’altezza come invece nelle prestazioni precedenti. In calo Ianes , 4, tenuto su standard di rendimento  lontani  dalle sue prestazioni precedenti, dov’era stato invece un fattore! Eurobasket ha il pregio di saper mantenere prima ed incrementare poi il vantaggio di 18 a 24, manifestatosi nel primo quarto fino a volare sul 36 a 49 del secondo quarto, al 61 a 71 del terzo quarto, fino al 103 a 89 finale,  dando l’impressione d’inconfutabile padronanza del campo. Cassino per la prima volta in tre gare non riesce ad essere all’altezza dei suoi avversari ma soprattutto patisce il peso della storia in una sera…

Due giorni dopo, con le tossine nervose ormai ben oltre le membrane aracnoide, pia e dura madre, che avvolgono le meningi, Eurobasket si ripete con grande acume tattico ed una tenuta nervosa a prova di bomba, si perché gara 4 è diversa dalla precedente, Cassino gioca bene per tre quarti, conduce la gara con sicurezza, esprimendo una buona pallacanestro di squadra ed arrivando a compiere uno strappo poderoso, nel secondo quarto, 48 a 36 più palla in mano per i padroni di casa che, avrebbe steso probabilmente altri competitors ma non questa Eurobasket granitica, solida negli equilibri, capace di soffrire nei momenti di difficoltà per poi riportarsi, prima dell’intervallo, ad un solo possesso di palla dai cassinati, grazie ad una insistita penetrazione di Righetti, 16. Cassino produce una roboante prestazione offensiva ma non riesce, dopo questo controbreak , più ad allungare e nel trovarsi punto a punto, si disunisce progressivamente, perdendo lo smalto che, l’aveva portata coralmente a giocare, nonché la carica nervosa dei momenti dentro/fuori,  nonostante Carrizo, 21, Grilli, 15, Ianes, 11, Berti, 10 ed un ritrovato Castelluccia, 13, al tiro. Ma è proprio l’atleta abruzzese, sul punteggio di 80 a 76, in proprio favore, a compiere un ingenuo fallo antisportivo su Stanic, 24,  in fase di rientro e a dare il là, all’allungo decisivo degli ospiti Un carro armato l’Eurobasket…  Stanic, segna cinque punti consecutivi, liberi più fallo e canestro ma è la bomba successiva dell’ineffabile Rizzitiello, 8,  uomo che vale tanto oro quanto pesa, in grado di leggere come del resto i suoi compagni, le situazioni, così come si evolvono, a portare la contesa sul punteggio di 80 ad 84, Cassino perde le sue certezze e si sfalda nel progetto d’assieme, azione dopo azione, trovando canestri solo dalla lunetta. E’ il momento nel quale gli uomini di Bonora comprendono di avere in pugno l’avversario, Stanic sale in cattedra ma è Birindelli, 6, vincente per eccellenza che, con due canestri di fila, a spegnere le velleità di un Cassino, per quanto qualitativo e ammirevole sul piano tecnico, forse non ancora maturo per piazzare il colpo del KO, nel match dell’anno, quando serve! Eurobasket è intensa fino alla fine, sfiora sui tiri liberi di Righetti, i 100 punti, finendo il match sul 99 a 89. Più che mai degni i romani del loro primo posto, nei playoff così come nella regular season, il resto è storia d’oggi, poc’anzi  da noi raccontata….Eurobasket in paradiso e con buona pace dei nostri amici romani, come vedete, d’arbitri quest’oggi non vi ho parlato!!! Mai cercato di sminuire il loro valore…chapeau! Cassino esce con l’onore delle armi, il suo campionato lo ha già vinto con due macchine di vantaggio sui  programmi originari…Direi abbia fatto l’impossibile, intravedendo i presupposti dell’impresa, aggiustando il percorso delle cose, modificando a ragione sensata la sua rosa con tempestive incursioni sul mercato: non ha nulla da rimproverarsi, gli errori sono un patrimonio indispensabile per crescere e dunque vincere….Tra un po’ comincia un nuovo ciclo e la Virtus son sicuro che ci sarà! E finisce amici, per l’anno appena passato, questo nostro viaggio nella serie B nostrana… Ho cercato di raccontarvi le mie storie con l’occhio dell’allenatore, spero di non aver fatto danni più di tanto…Vi ringrazio per l’attenzione, a presto!

 

                                                         DOMENICO “ MIMMO ” BIELLO