Mimmo BIELLO
16/05/2016
                                     

Andiamo a parlarvi quando le luci si sono spente al termine di gara 1 dei playoff e stanno riaccendendosi su gara 2, con il tipico clima dell’attesa, della serie B. Il girone C non si smentisce, al pari degli altri gironi, sia nelle sue conferme che nelle sue “sorprese” ….Utilizzo le virgolette per sottolineare quanto gli addetti ai lavori, sappiano guardare nelle cose e comprendere, nella loro perspicacia, osservando il profilo delle squadre che, se Eurobasket nel girone C e San Severo nel girone D, danno conferma della loro forza, in gara 1, non ci sentiamo, considerato lo spessore degli organici, di catalogare quali autentiche sorprese, le vittorie esterne di Valsesia, nel girone B sul campo della favorita Forlì e di Cassino, nel girone C, sul campo della, fino a qualche ora fa, imbattuta, tra le mura amiche, Palestrina. Pensiamo sia opportuno utilizzare il termine novità, per quanto nella fattispecie ci riguarda, parlando del Cassino, società giovane e presentatasi sul palcoscenico di livello, con le carte in regola per portare il suo attacco, consapevoli del suo gap d’inesperienza, colmato sul campo, non in maniera sorprendente ma competente, attraverso la quotidiana interazione delle componenti società/squadra e, alla distanza, staff tecnico. Per tutte le formazioni la strada è lunga, gli scenari in una serie di 5 partite, potrebbero verosimilmente cambiare, il nostro racconto si limita a quanto gara 1, ci ha fornito. Con un occhio ai playout, sempre nel girone B, nella serie più combattuta, salutiamo la salvezza di Maddaloni e commentiamo la retrocessione di Fondi, con una punta di rammarico, trattandosi di una squadra facente parte del comprensorio dove il nostro sito è collocato.

Eurobasket prevale in maniera convincente su Scauri, per 86 a 61, dinanzi ad un affollato e si festante ma non gremito, PalaTiziano, offrendo una prestazione solida, complessivamente equilibrata, dinanzi ad uno Scauri forse debole nell’approccio alla partita, a tratti nervoso, come vedremo, che non può rendere un giocatore quale Bagnoli, assolutamente capitale, nell’economia del suo gioco. Naturalmente vi saranno innegabili sostanziali differenze, tra un organico di 10 giocatori intercambiabili quale quello di Eurobasket ed uno di sette, quale quello sud tirrenico, sottoposto ad esigenze gestionali, sia delle energie, dal punto di vista fisico che delle rotazioni, intese quale limite in caso di elevato numero di falli e, più in generale, quale controllo della prestazione in relazione ad aspetti offensivi e difensivi…Tornando alla gara, emerge da subito il fattore concentrazione dei padroni di casa, molto intensi in difesa, profondi nella panchina  e con scelte al tiro ponderate. Un inizio incredibile, al tiro, di Righetti, 33, con 6/9 da 2 e 5/8, scava un solco dal quale gli ospiti non riusciranno più a riaversi completamente, subendo, nel contempo, le iniziative di un sorprendente Fanti,9 ed il peso in area di Dip, 8 punti, ma tanti secondi tiri tenuti in vita. Scauri sbanda nella fase difensiva, concede un parziale di 27 a 11, non trovando le adeguate contromisure, nella difesa ad uomo, ad un Righetti straripante, in doppia cifra dal primo quarto,7,  per quanto lo si potesse conoscere,  mai in vecchiaia, così positivo al tiro…Ben governata la squadra romana, nelle fasi del pick and roll da Stanic, 7, con ben 9 assist, una spina nel fianco per gli scauresi, considerata la scelta di collassare in area sulle sue penetrazioni ed il bilanciamento incerto sulle sponde conseguenziali di Righetti eppoi anche di Casale,9 e di Rizzitiello,12, tantissima qualità uscita dalla panchina. Tuttavia nel secondo quarto, gli ospiti si scuotono rientrando sul 37 a 31 grazie alle giocate di Boffelli, 17, molto positiva la sua prestazione ed alle iniziative estemporanee di Giammò, 14, tatticamente da inquadrare ma dotato d’indiscutibile coraggio nelle soluzioni palleggio, stop and go. Il problema è la fisicità timida, vicino canestro, inconsueta di Bagnoli, 16 punti ma con 6 su 16 al tiro ed una verve non proprio intimidatrice, nella fase difensiva… insomma il pivot non appare sempre lucidissimo ed il suo dirimpettaio Salvadori, 3, non in giornata, nervosissimo e col passo incerto. Nonostante ciò, sul 44 a 41, Scauri fallisce dalla lunetta il meno 1 e sull’espulsione del suo fisioterapista Forgetta, subisce un nuovo break, protagonista un chirurgico Casale che, porta i padroni di casa sul 61 a 46. Facendo un passo indietro, più di qualche contestazione era già pervenuta, alla non irreprensibile coppia arbitrale che, continuando a consentire una difesa, sempre al limite, su ogni contatto, da parte dei capitolini,  oltre qualche infrazione non rilevata ma importante negli episodi, suscita le ire di coach  Sabatino e, come descrivevamo, di altri componenti della panchina scaurese. Di fronte alla nuova sterzata dei romani, il coach pontino passa a zona pari recuperando tre palloni consecutivi. Tuttavia, sul 63 a 50,  la tensione è alle stelle e sull’ennesima protesta del tecnico di Latina, con palla però a proprio favore, complice una non rilevata irregolarità su un tagliafuori, di Dip, troppo accentuato, la coppia arbitrale decreta la sua espulsione ed a quel punto Eurobasket dilaga, perfezionando la sua vittoria ancora con l’innefabile Righetti ma anche con l’autorevolezza dei forti. La squadra romana si presenta a gara 2, sempre a Roma, alle 20, lunedì 16, , per noi che vi parliamo, con gli occhi della tigre, la consapevolezza dei suoi mezzi, primo tra tutti l’aver recuperato il giocatore più determinante del roster, Righetti, intorno al quale ruotano tutti i suoi equilibri. Scauri, deve resettare tutto, recuperare il controllo delle operazioni, riassestando scelte tattiche più oculate nella fase difensiva, rigenerando spiritualmente Bagnoli e non disdegnando, in prospettiva, la prosecuzione della serie passando per il Tirrenoi e magari pensando che, dopo la doppia parentesi in casa, una potenziale quinta partita, seppur a Roma, non avrebbe più il significato di quella che abbiamo commentato…Diversa sarebbe la pressione sulle spalle di Eurobasket.

Cassino gestisce al meglio gara1, a Palestrina, mostrandosi contestualmente molto matura nell’approccio mentale e conducendola in porto, col punteggio di 75 a 85. Riesce cosi a far saltare il fattore campo più difficile, immacolato nell’annata sportiva in corso e tradizionalmente ostico. E’ stata si la vittoria dell’asse Berti/Carrizo, 42 punti in due, ma sarebbe un grave errore sottovalutare l’apporto che, nei momenti cruciali, ciascun uomo del roster abbia fornito, caratterizzando il successo dei sanbenedettini, quale una vera vittoria di squadra! Infatti, tradotto poi nelle cifre, l’apporto complessivo dei cassinati, presi uno per uno, nelle rotazioni effettuate, produce dividendi ben più copiosi, rispetto ai prenestini che, scrivono 7 realizzatori al referto, non avendo però i consueti contributi dei panchinari Molinari, Stirpe e Pecetta. Cassino riesce a produrre una prestazione totale di fisicità e qualità difensiva abbinate ad un control ball offensivo, in certi momenti letale sella selezione dei tiri, caduti sempre in mano alla persona giusta. Certo, ha subito il prevedibile rientro di Palestrina ma laddove Berti è calato, vi ha pensato Carrizo, 20, senza dimenticare  un freddissimo Dri, 8, Grilli,6, un positivo Ianes, 6, un encomiabile Ausiello, 5, disposto a sacrificarsi sempre, e l’unico cassinate Liburdi notevole, 15, totalmente recuperato dall’inattività biennale che, giocando interno, vince il duello con uno stanco Gagliardo, 8, l’atleta più costante nel rendimento dei padroni di casa, lungo tutto l’arco del campionato. Tornando alla gara, sulle primissime Palestrina parte di gran carriera, ma dopo un provvidenziale time out della panchina cassinate, gli ospiti con Berti, 22, in cattedra, piazzano un terribile parziale di 19 a 4, con un intensità difensiva significativa, il pitturato che diventa un bunker e le ripartenze micidiali ispirate dal play toscano, uomo ovunque della formazione basso laziale. Sul 16 a 28 per Cassino, nel primo quarto, i padroni di casa reagiscono, armando il loro trio delle meraviglie, Rischia,14, Rossi,17 e Pierangeli, 15, davvero autore di una grande stagione, malgrado il secondo quarto si distingua per la prevalenza delle difese sugli attacchi, 11 ad 8 nel punteggio. Palestrina rientra definitivamente in partita, sospinta dagli esterni Rossi e Rischia, nel terzo quarto, giungendo a meno 1, 46 a 47 e successivamente mettendo il muso avanti, più 3, dopo una bomba di Sabbatino, ma laddove tutti si aspettano una progressione trionfale degli uomini di Lulli, sale in cattedra Dri, assieme a Grilli, mantenendo la gara in parità, 53 a 53. Nell’ultimo quarto i padroni di casa hanno un ultima impennata con Pierangeli ma un chirurgico  Carrizo dai 6,25 prima, poi una micidiale bomba di Castelluccia che, porta gli ospiti sul 63 a 70 e ancora Berti negli ultimi minuti di gara, consegnano a Cassino una vittoria super meritata per 75 a 85. Passo avanti importante degli uomini di Vettese, quadrati nella fase difensiva, con molto senso del timing offensivo nelle conclusioni saggiamente distribuite lungo tutti i quintetti, spietati nei momenti cruciali ma soprattutto apparsi in una condizione mentale e fisica ideale per i playoff. Prenestini chiamati a resettare quello che potrebbe essere un trauma, l’aver perso la prima partita in casa ed aver smarrito un senso di onnipotenza casalinga proprio nella gara più difficile, nei playoff e contro l’avversario di maggior talento. Un banco di prova del quale, Gianluca Lulli è consapevole, anche se i suoi uomini ci hanno abituato a qualsiasi impresa. Rien va plus, tutto da verificare in itinere, martedì 17, alle 20,30, al PalaIaia, a Palestrina, in gara 2.

E per terminare i playout, la serie più avvincente, alla quinta partita, vede prevalere per 78 a 69 Maddaloni. Più solidi i casertani e più estemporanei i pontini nonché più incerti nel loro cammino lungo tutto l’arco del campionato, impegnati nel tentativo di rimettere i cocci in sesto, per la serie playout. Fondi è stata ad un passo dalla salvezza, avendo vinto bene gara 1 in trasferta, ma non avendo una continuità di risultati ha fallito il match ball in casa. Pur difendendosi onorevolmente in gara 5, ha dovuto alzare bandiera bianca, di fronte alla maggiore compattezza dei casertani che, hanno avuto un super Caceres, 23, un costante Desiato,14, un eccellente Rubbera, 21 e Rusciano, 9. Fondi, in partita per tre quarti, ha ceduto nel quarto finale pur avendo il massimo da Lilliu,29, da Romano, 12 ed i contributi di Luzza, 9 e Di Giacomo, 6. Se per Maddaloni la tradizionale organizzazione societaria ed il gravitare su Caserta, sono certezza di continuità, auspichiamo un pronto ritorno di Fondi, in serie B, attraverso un percorso di maggiore stabilità proveniente dalla società di Pino Romano. A presto!

 

                                                                                         MIMMO BIELLO