Mimmo BIELLO
18/01/2016
                                     

La seconda giornata di ritorno, del campionato di B, girone C, conferma il duello a distanza, tra Eurobasket e Napoli, vittoriose nei due dei tre scontri più importanti della giornata, il convincente riaffacciarsi di Cassino in posizioni d’avanguardia della classifica, l’avanzamento lento ma costante dello Scauri, il progresso, nella zona di metà classifica, delle formazioni romane, molto giovani ma assolutamente ben allenate, il ritorno alla vittoria di Fondi su Viterbo, nella ormai convulsa situazione di bassa classifica, in un match incredibile, del quale poi, andremo a parlare.

L’Eurobasket manda un segnale preciso a questo campionato, espugnando, con autorità, il difficile campo di Scafati, per 88 a 71, contro un avversario reduce da nove vittorie consecutive e proiettato nelle primissime posizioni. Ma anche L’Eurobasket, reduce da 8 vittorie consecutive e soprattutto dopo la sconfitta interna con Napoli, l’unica del suo campionato, ha mostrato segni di crescita nell’impianto squadra, attraverso una migliore redistribuzione dei palloni, nella fase d’attacco, tra i vari terminali offensivi in suo possesso. In un ambiente molto caldo, ha impattato benissimo la partita, attraverso una fisicità, sin dall’inizio, molto evidente, corroborata da un ottima selezione dei tiri, soprattutto magistralmente redistribuiti.  Basta guardare lo score dei capitolini per rendersene conto, con Dip 12, Casale 11, Fanti 13, Righetti 13, Rizzitiello 10, un valore aggiunto decisivo, al momento non in contrasto con gli equilibri interni già precostituiti per tacere di  Stanic 19, dominante nel suo duello con Di Capua, assolutamente sia fonte d’ispirazione quanto di realizzazione, un giocatore fondamentale, una star della categoria. Due break decisivi, di più 13 nel secondo quarto e di più 8 nel terzo quarto, tolgono dalla partita i padroni di casa che, accarezzavano il sogno di battere la prima della classe, arrivare ad uno storico record di 10 vittorie consecutive e forse non emotivamente all’altezza del peso che aveva questa gara. Iovino cerca di contrastare i romani con i quintetti piccoli, giocando spesso con due play, Cucco e di Capua, anch’egli sottotono, si rifugia poi in una box and one su Stanic, ma le rotazioni in panca della capolista consentono di creare sempre “ missmatch “  a loro favorevoli, tra gli esterni. Una prestazione di grande maturità! Confortanti per i padroni di casa le performances di Mlinar 14, Carrichiello 22 e Sergio 11, insufficiente il contributo della panchina.

Davanti a circa 600 spettatori, presenti al PalaBarbuto, forse ormai convinti del progetto Azzurro Napoli, la Mimys continua nel suo ruolino d’imbattuta fra le mura amiche, affermandosi per 77 a 63, contro un Palermo traumatizzato dalle svolte societarie che, hanno portato alle cessioni di Rizzitiello, Stella e probabilmente di Requena, in campo proprio contro quella che potrebbe essere la sua prossima squadra. Di Lorenzo schiera un quintetto inedito, lasciando in panca Berti e Serino, ma viene ripagato con moneta sonante da Iannone  15, Villani 14 e dai contributi molteplici del suo roster che, annovera 10 giocatori intercambiabili e che, ulteriormente potenziato, come accennavamo prima da altri possibili arrivi, si presenta competitivo per la vittoria finale. Napoli appare squadra già concentrata  per gli scontri diretti in chiave playoff più che per una costante marcia nella regular season, come dimostrano le battute d’arresto estemporanee, sui campi della Luiss e di Empoli. Col suo solito acume tattico difensivo e la giusta cattiveria, governa la gara con un interessante più 11 nel secondo quarto, salvo calare in campo il “totem” Serino, 17 punti, e fare dunque la differenza nel pitturato dell’area. Palermo, Requena 11, come dicevamo in odore di cessione, Cozzoli 22 e Antonelli 12, s’interroga su quale percorso intraprendere malgrado i suoi 24 punti in classifica dovrebbero salvare una decorosa posizione playoff, polemiche a parte circa le recenti vicende societarie….

Nell’altro scontro diretto, Cassino vince chiaramente, per 88 a 70, su Palestrina, ed accorcia a soli 2 punti dalle terze. Partita molto ben preparata sia dalla società che dalla squadra cassinate, ancorchè condizionata da disposizioni di ordine pubblico volte a contenere, al PalaSoriano di Atina, in un certo numero, gli spettatori presenti,  in non più di 200 unità, lasciando agli ospiti un 20 per cento di biglietti. Purtroppo vi era memoria dei fatti accaduti nello scorso campionato che, avevano lasciato un segno da interpretare. Tornando alla partita, i padroni di casa entrano motivatissimi in campo, con 3 piccoli, Lovatti, Dri e Grilli, presentano poi  Castelluccia in quintetto, affianco a Ianes, lasciando Carrizo in panchina, ancora in fase di recupero. Palestrina, al lavoro sul mercato nel settore lunghi, mette in campo il suo quintetto autoctono, tutti locali, completato da Pippo Gagliardo. Inizio imponente dei basso laziali, che tirano con percentuali altissime, scavando un parziale di più 16, importante, di fronte all’atteggiamento timido dei prenestini, tenuti a galla da Gagliardo, 19, cimentatosi in un interessantetesta a testa con Ianes, 22. Tuttavia nel tiro pesant,  i padroni di casa sono torridi, in modo particolare con Castelluccia, 20 e Lovatti 16, determinante nel terzo quarto con giocate sulle righe, terminano sul più 16 i primi 2 quarti. Palestrina cresce molto nel terzo quarto, con i suoi tiratori di striscia, Rischia 10 e Rossi 17, positivo anche Brenda 12, arrivando a soli 8 punti, 58 a 50, ma sono i sanbenedettini, con un altro controbreak, protagonista, come dicevamo, Lovatti, play offensivo in mezzo a tanti terminali offensivi, a scavare un ennesimo gap decisivo che si trasporta nel finale, quando Carrizo, 9, mette il sigillo sulla partita. Per Cassino si schiudono le porte di una risalita considerevole in classifica,  dando anche un occhiata al suo calendario, nelle prossime partite… Di fronte a cotanta pallacanestro offensiva ben giocata, con tiri aperti ben selezionati, risalta alla mente una domanda: sarà mai adatto questo basket al clima tattico dei playoff? Probabilmente la risposta già c’è….guai a frenare il talento se non vuoi ti si rivolti contro, come diceva il grande John Wooden, ad Ucla… In quanto a Palestrina, determinante rafforzare il reparto vicino canestro, povero, al momento, di soluzioni.

Pur non entusiasmando, Scauri, costretta da Empoli, ad una gara insolita tra le mura amiche, a ritmi lenti e fisicità equipollente, controllata bene dalle due difese individuali, si afferma per 71 a 61, mettendo i toscani, comunque in crescita, a meno 4 in classifica, in chiave playoff. Non come d’abitudine dominante Bagnoli, 14 e nemmeno Svoboda 12, i tirrenici trovano Richotti, 12, in grande spolvero ed a sorpresa il contributo di Martino 12, dalla panchina, in costante progresso. Gli ospiti, indovinano l’approccio alla gara, difendendo benissimo ed attaccando con equlibrio, positive le prestazioni di Samoggia 11, del play Mariotti 16, di Terrosi 16 e del sempre più convincente giovane, Bei, 9 malgrado le basse percentuali realizzative. Scauri comunque mantiene un costante vantaggio di 6, 7 punti e nel finale legittima il successo, andando 2 a 0 con Empoli, negli scontri diretti e proponendosi a nelle posizioni d’immediato rincalzo dell’alta classifica. La gara di Palermo, la prossima domenica, sarà un ulteriore esame di maturità per la Sabatino band. Empoli può lottare per un posto nei playoff!

Nella bassa classifica, Maddaloni è vicinissima a sfiorare l’impresa sul campo della Stella Azzurra, dove esce sconfitta, per  80 a 68, dopo un tempo supplementare. I campani, sempre privi di Chiavazzo, costantemente in vantaggio, di 5, 14 e 16 punti al 31.mo minuto, buttano letteralmente alle ortiche il successo, gestendo malissimo il pallone in attacco, negli ultimi concitati minuti, consentendo il recupero, forse insperato, ai terribili giovani di Germano D’Arcangeli, entrati in fiducia da tempo e capaci di scuotersi con le bombe degli slavi  Radonijc 11, Nikolic 11, ma anche con i romani  Da Campo 14, Ulaneo 10 e soprattutto Trapani 19, play “ sabotatore “ d’alto livello, capace di far saltare il banco come ampiamente dimostrato da questa ed altre partite. Maddaloni, in buon progresso, comanda la gara per larghi tratti con un Caceres 22, sempre più ispirato, ben assecondato in fase realizzativa da Rusciano 18 e da Marini 12. Nel quarto quarto  la svolta incredibile, con la luce che si spegne per i casertani attanagliati dalla paura di vincere ed i “ bad guys “ della Stella Azzurra che, producono un rush finale impressionante, tutto pressing,  raddoppi e ripartenze, con un break di 18 a zero, 63 a 61, pareggiato allo scadere, da una prodezza del fino allora in ombra, Desiato, 4. Nel supplementare, si afferma la legge che vuole vincente, chi finisce in rimonta i tempi regolamentari….  Altro parziale di 17 a 5 e Stella Azzurra in paradiso…..Maddaloni e forse coach Monda dietro la lavagna! Anche in questo caso, i romani vanno due a zero nei confronti diretti!

Non meno drammatica, ma per motivi diversi, è la partita tra Fondi e Viterbo, con i sud pontini  vincenti per 62 a 57 che vanno ad affiancare a quota 6, in classifica, la coppia Isernia/Maddaloni, al penultimo posto. Sinceramente era da tempo che non assistevamo ad una triplice espulsione per parte, quale quella comminata alle due squadre, al 30.mo minuto, a seguito di una vivace mischia a rimbalzo seguita da qualche scambio di cortesie… Inflessibile la coppia arbitrale manda negli spogliatoi Giancarli, Mathlouthy e Marsili per Viterbo nonché Biordi, Lilliu e Pietrosanto per Fondi. Viterbo, quasi sempre in testa, anche più 11, sul più 7, viene a perdere con Giancarli, il faro del gioco  come anche Mathlouthy 11, positivo nella fase realizzativa  entrando così in crisi psicologica; Fondi, privo dall’inizio di Di Marzo sotto canestro, con l’espulsione di Pietrosanto, in pratica, rimasto senza lunghi oltre che del suo miglior realizzatore Lilliu, 12, butta il cuore oltre l’ostacolo, rimontando lo svantaggio grazie ad un Myers, 16, monumentale, con due bombe decisive nei momenti topici ed un Pino Romano, 13 che suggella nel finale, il vantaggio risicato ma preziosissimo dei padroni di casa. Viterbo vede all’orizzonte, lo sparacchio Cassino nella prossima in casa e Fondi si prepara ad una autentico spareggio salvezza in casa del rafforzato Venafro.

Un Isernia incerottata, priva di Gentili e Guagliardi, il cui recupero si presenta lungo e complesso, è costretta ad alzare bandiera bianca di fronte ad una Luiss comunque in grande progresso, reduce da prestazioni importanti quali la vittoria su Napoli e la sconfitta onorevole dinanzi all’Eurobasket. Non basta il cuore ai molisani, positivi con il locale Triggiani 17, Patani 14 e Poggi 16: la mancanza di punti nelle mani e diverse ingenuità dal punto di vista tattico, consentono agli ospiti di comandare la gara, con ben 4 uomini in significativa doppia cifra, il play Faragalli 11, il tiratore, ma non solo quello, Rambaldi 22, il promettentissimo lungo Beretta 11 e l’altro lungo Marcon 10, senza dimenticare la regia di Chiatti, cattivo e pungente al punto giusto. Dagli spalti, si evince il momento negativo dell’Isernia, da un po’, in serie negativa, talvolta smarrita a rimbalzo, con poche soluzioni offensive, imprecisa dalla lunetta e comunque psicologicamente abbattuta. Si rende necessaria, da parte della società, oltre che una critica riflessione su certi andamenti anche un intervento sul mercato, teso a rafforzare una rosa cagionevole di salute complessiva, al cospetto di compagini in fase di crescita, nella zona bassa della classifica o comunque dotate di una maggiore esperienza specifica. La Luiss produce lo strappo decisivo nel secondo quarto mettendo fra sé e gli avversari 23 punti, poi gestiti autorevolmente in seguito, anche di fronte al tentativo di zona, prima pari eppoi dispari, dei padroni di casa, prontamente puniti dal perimetro da Rambaldi o con incursioni nel pitturato da Beretta, in particolare.

Per terminare, il successo di Catanzaro, per 68 a 53, temibilissimo e quasi infallibile tra le mura amiche, appaiato in classifica a quota 20, allo Scauri,  contro un Venafro coraggioso, molto rinfrancato dall’innesto precedente di Guadagnola e dall’ingresso, in settimana, dell’esperto play, Maurizio Ferrara. I molisani, nei due prossimi scontri diretti, in casa con Fondi ed in trasferta, nel derby, ad Isernia, possono riaprire o definitivamente chiudere il loro campionato! I calabresi, tecnicamente non di altissimo spessore ma ben governati in panchina dall’ex play di livello, Cattani, uno dei tre giocatori più del passato, assieme a Di Lorenzo del Napoli e soprattutto Bonora dell’Eurobasket, passati ad allenare, sono lì a dire la loro per un posto nei playoff! Ariciao

 

 

                                                                                                   MIMMO BIELLO