Mimmo BIELLO
25/04/2016
                                     

 Verdetti definitivi nel girone C, nell’ultima giornata della regular season del campionato di B. Non cambia granchè rispetto alla settimana precedente essendovi una sola vera partita a calamitare l’attenzione, come vedremo. Riassumiamo la classifica, nell’ordine: Eurobasket, Palestrina, Cassino, Palermo, Scauri, Scafati, Luiss, Empoli, Catanzaro, Stella Azzurra, Viterbo, Maddaloni, Isernia, Venafro, Fondi. A seguito di ciò, maturano i seguenti accoppiamenti: per i playoff, Eurobasket-Empoli, Palestrina-Luiss, Cassino-Scafati e Palermo-Scauri. Nei quarti di finale, gare sulle tre partite, con la sequenza C/F/C, del fattore campo, per chi è in vantaggio, nelle semifinali, gare sulle cinque partite, con la sequenza del fattore campo, C/C/F/F/C, sempre per chi è in vantaggio. Finale con lo stesso meccanismo della semifinale, vincente qualificata al concentramento di Montecatini, 11 e 12 giugno, con le vincenti degli altri e tre gironi. Accederanno alla serie superiore, le vincenti delle semifinali e la vincente della finalina tra le perdenti le semifinali. Nei playout, si confermano gli abbinamenti Maddaloni-Fondi e Isernia-Venafro, con le serie sulle 5 partite e le combinazioni campo per chi è in vantaggio, C/C/F/F/C. Le vincenti, la serie, otterranno la permanenza in serie B e le squadre perdenti retrocederanno in C Gold.

Eurobasket liquida la pratica Fondi per 66 ad 84. Gara non incidente sulla situazione di classifica delle due squadre ma comunque importante, ad una settimana dall’inizio, sia dei playoff che dei playout, in relazione alla condizione psicofisica idonea per  lottare per i relativi obiettivi, diametralmente opposti, tra le due     squadre. Per entrambe l’inerzia del campionato ha rallentato certe motivazioni. Eurobasket, prima con 3 turni d’anticipo, ha dovuto gestire alcuni infortuni ed un comprensibile rallentamento delle tensioni partita. Anche oggi, per i capitolini, fuori  Dip e Rizzitiello, tenuti prudenzialmente a riposo. Fondi, sembra da tempo aver accettato l’ultima posizione, dopo aver sprecato varie situazioni, in casa, per poterla migliorare. La partita scivola via equilibrata per due quarti, sul 30 a 36. La qualità della capolista fa la differenza. Stanic, 16, Fanti, 15,Casale, 14 e Petrucci,10, si dimostrano in buona efficienza, Righetti 19, sembra recuperato per i playoff e, questa,  è una notizia importante ribadendo questi , sia storicamente, forse l’unico autentico vincente da playoff di questa squadra, senza tuttavia sottovalutare Stanic. Fondi, recuperato Pietrosanto, 9, punta sulle certezze di Romano, 11, Lilliu,14, giocatore di rendimento in una serie e Biordi, 10, inesperto ma dotato. Molto fisica la sfida Eurobasket-Empoli, con i romani chiamati a gestire la pressione da favoriti, del pronostico, più basata sulle motivazioni del momento Maddaloni -Fondi, con i campani più equilibrati.

Sostanzialmente Palestrina-Empoli non presenta grandi motivi d’interesse, verificato poi che, i toscani, forti dell’ottava posizione sul Catanzaro , solo con una loro improbabile vittoria, sul campo dei prenestini, in concomitanza con un potenziale e concomitante successo del Cassino sul Palermo, avrebbero potuto sottrarre ai padroni di casa la seconda posizione. Ebbene Palestrina vincendo nettamente, per 85 a 59, conserva un meritatissimo secondo posto, facendo il pieno nelle partite casalinghe, unica formazione, nei gironi di B, a non aver ancora perso in casa. Di certo il fattore campo più significativo del girone C. Empoli, ottimo gruppo, probabilmente pago del risultato ottenuto in campionato, non gioca con la consueta applicazione difensiva e dalla sua pressione sulla palla, nella fattispecie non eccelsa, Palestrina trae copiosi benefici, potendo impostare la pallacanestro che predilige, basata su ritmi alti e running game, con tiri spesso fuori tempo per non dire spazio. Rossi, 21 e Sabbatino, 16, un tassello determinante per gli equilibri dei laziali, s’intendono a meraviglia, Rischia può riposare come anche l’eterno Gagliardo. In evidenza il ravennate Cicognani, 12, giocatore interno che, superati alcuni problemi fisici, pare aver dato stabilità al reparto avanzato della squadra di Gian Luca Lulli. Ospiti imprecisi al tiro che, compresa l’antifona, si adeguano al trend e salvano le gambe. Bene il giovane Bei, 23 e l’ex Samoggia, 10, molto festeggiato dai suoi ex beniamini. Palestrina, nel derby, che andrà in onda, contro la Luiss, dovrà ben guardarsi dal privilegio del fattore campo, quale unico scudo protettivo e considerare con rigore, un avversario vincente dappertutto, nei 13 degli ultimi 15 matches effettuati. Empolesi che, nel playoff con la capolista Eurobasket, giocheranno senza pressione e, questo sarà il loro vantaggio, avendo tutto da guadagnare e nulla da perdere.

Brividi da ultimo respiro, sebbene molto circostanziati, provengono dal PalaSoriano di Atina, dove il Cassino, in versione soft, si regala un inopinata quanto indolore seppur fastidiosa sconfitta, all’ultimo rocambolesco istante, contro un Palermo in buona condizione fisica e, sottolineo fisica , playoff. Premettendo la carenza teorica di motivazioni per i siciliani, già quarti e liberi da ogni condizionamento, e la relativa pressione per i padroni di casa, scarichi dalla vittoria, della scorsa domenica, a Catanzaro, nell’apprendere che, Palestrina, nel violare il parquet di Scauri, in un finale quasi fotocopia di quello che andremo a descrivere, in pratica avesse ottenutola seconda piazza. Ne è venuta fuori una partita che, non ha annoiato, a differenza di quella poc’anzi descritta, l’invero non numeroso ma affezionato pubblico presente. Padroni di casa, non concentratissimi, con Ianes a riposo precauzionale e, Liburdi sfruttato in quintetto, quale centro. Cassino è squadra bisognosa delle forti motivazioni per mettere a punto quello che, senza dubbio, con l’innesto di Berti, è il miglior talento offensivo del girone, non sottovalutando quanto difficile sia poterne trarre, in tempi brevi, una valida e soprattutto stabile chimica di squadra, abbinata ad una condizione mentale permanente. Cosicchè nell’alveo di una partita non importante negli effetti pratici, vengono fuori alcuni difetti di questa squadra, vulnerabile nella fase difensiva generabile e non super atletica a rimbalzo, battibile negli penetrazioni frontali e negli 1c1 dal fondo, non sempre bilanciata dal lato debole, nel riempire l’area, in particolare sulla difesa sui pick’n roll, bisognosa di cambiare velocità nella transizione e capitalizzare i vantaggi acquisiti da situazioni speculari, migliorabile nell’impatto fisico e nella “ kazzimma “ richiesta dal ripulire la pattumiera del campo, degli spazi,insomma del rapporto, palle perse - palle recuperate. L’esperienza e la maturità di buona parte del collettivo sopperisce a qualche lacuna sopraccitata in proiezione di un discorso a breve respiro benchè il tempo, per correggere certi aspetti, sia oggettivamente poco. Palermo è brava a sfruttare, nella fattispecie, tutti i particolari descritti, Antonelli, 22, attacca bene l’area e si butta a rimbalzo con costrutto, tenendo vivo più di qualche pallone utile nell’economia della partita; Merletto, 15, play tascabile ma esplosivo, nelle penetrazioni , sembra avere buon gioco e, se non trova Antonelli dentro, sul perimetro, dietro la linea da tre, ha un Cozzoli, 10, efficace e questo Ondo Mengue, 15, eroe di un giorno, ma coloured molto atletico come testimonia un tap in vincente e provvidenziale, allo scadere del primo tempo, che, porta le squadre negli spogliatoi, sul 47 a 42, per i sanbenedettini che, tuttavia esibiscono, a tratti, una pallacanestro, tecnicamente, molto adatta ai palati fini….meglio, per gli addetti ai lavori! Tuttavia, i padroni non riescono a trovare continuità, nel loro continuo up and down di giornata, pur avendo Grilli, 15, costante in fase realizzativa, Castelluccia, 13, forse più adatto a partire dalla panchina, per caratteristiche ed impatto nel tiro da fuori, Liburdi, 16, positivo ma a disagio nel fare il primo lungo e Carrizo, 14, dal quale si attendono sempre grandi numeri, ma anch’egli bisognoso, forse di una pausa e, probabilmente ostinato nell’ accellerare certi conclusioni, più idonee alla gestione “ self control ball “. Anzi Palermo, motivato nell’orgoglio, nel terzo quarto riequilibra le sorti e continua a tenere vivi un buon numero di palloni nei rimbalzi offensivi. Nel quarto finale, con l’innesto di Ausiello, i padroni di casa migliorano in difesa e prendono in attacco più tiri aperti, conquistando 8 punti di vantaggio, ma sbagliando il colpo del Ko, in più di un occasione, si ritrovano il Palermo alle calcagna, puntuale ed in certi casi anche baciato dalla buona sorte. Finale…sembra fatta per il Cassino, ma a 39 secondi, Carrizo accellera un tiro, sul più quattro e, becca una stoppata, Palermo va successivamente a meno due, 79/77. Nella gestione degli ultimi 13 secondi, con palla in possesso, Lovatti subisce fallo, ma dalla lunetta fa 0 su 2. Particolare: Cassino ha esaurito i time out, chiamandone uno consecutivo a quello di Palermo, togliendosi dunque la possibilità di rimettere, eventualmente, palla nella meta campo avversaria. Sulla rimessa, Ondo Mengue trova il tiro della domenica e porta i suoi sul 79 a 80; con una manciata di secondi, a disposizione, Lovatti, “ coast to coast “, cerca coraggiosamente di rimediare all’errore cercando il tiro da tre, quando poteva servirne uno in avvicinamento magari facendo viaggiare palla. Morale della favola: 79 a 80, per gli ospiti che ringraziano! Terminando la parentesi su questa gara, oltre quanto affermato, conoscendo l’entourage di casa, sono convinto sapranno gestire, il passo falso, con equilibrio, riconvogliando energie e tensioni positive sulle varie fasi dei playoff. Di certo, l’abbondanza di talento provocherebbe problemi gestionali a chiunque dalla panca, tuttavia appare logico che Berti, fiore all’occhiello di quest’ultima  finestra di mercato, debba stare in campo nei momenti decisivi e governare il gioco di questa squadra! Dissento pubblicamente da quanto però sia stato, da altre testate, attribuito, in una teorica votazione di rendimento,  a questa società. Al suo secondo anno, la Virtus ha migliorato notevolmente la sua classifica, rispetto allo scorso anno, giungendo terza e non settima, con fattore campo a favore, nella prima serie playoff. Considerata la giovine età del sodalizio, a certi livelli, ha corretto il percorso del suo organico con adattamenti logici ma richiedenti anche i tempi di metabolismo necessari. La sua è una sfida difficile, disputando ad Atina le gare casalinghe e non godendo di un fattore campo stile Scauri/Palestrina. Ogni cosa ha i suoi tempi di crescita, certe sfide anche, per cui giungere alla semifinale, segnerebbe un deciso miglioramento nella loro storia.. .Che poi nelle sue corde vi sia la possibilità di far meglio è vero, ma guardiamo anche gli altri organici, la tradizione, l’esperienza ed il fattore campo altrui! . Attenzione a Scafati, Di Capua e Mlinar, per i motivi di sopra accennati, potrebbero creare problemi alla favorita Cassino. Darei un bell’ 8 meno a questa società! Palermo è sbarazzina e molto ben allenata da Gian Luca Tucci che ha avuto il merito di attenuare la perdita di Rizzitiello e Stella e riassemblare a propria immagine e somiglianza un organico valido ma da misurare con la pressione addosso, a partire dalla gara di domenica con lo Scauri.

Scauri, metabolizza bene, l’ultimo rocambolesco KO casalingo con Palestrina e vince col minimo sforzo a Maddaloni, per 65 a 72. L’obiettivo di Sabatino è recuperare fisicamente Richotti, Bagnoli e Lombardo, in particolare i più stanchi ed afflitti da una stagione, tirata via, dai tirrenici con 7 effettivi e 3 giovani panchinari, a tutti gli effetti. Maddaloni cerca di recuperare una condizione playout, da tempo definitasi, a scalfimento,  purtroppo di certe motivazioni. Sa gestire bene Scauri, nel complesso, subendo, solo nel terzo quarto il sorpasso dei casertani, poi respinti nel quarto finale grazie ad un Bagnoli, 27, ritrovatosi, ad un Boffelli,12, costante e ad un Martino,10, in apprezzabile crescita. Maddaloni, Caceres, 21, autore di un bel duello con Bagnoli, Rubbera e Florio, 11, si presenta favorita nella sfida con Fondi, ma mal farebbe a sottovalutare il clima rovente dei playout, verificata la sua non solida stabilità nel corso del torneo. Scauri avente la possibilità di giocare alla pari col Palermo, al quale rende una rotazione più limitata e forse una maggiore stanchezza. Tuttavia pare maggiore la qualità dei tirrenici, nei ruoli chiave play, guardia pivot, rispetto agli isolani, ai quali, Sabatino, è consapevole dover strappare la prima partita per chiudere a Scauri il discorso qualificazione e non rischiare la bolgia in gara 3, a Palermo. La semifinale per Scauri, sarebbe “ l’Eldorado “ ed un successo di pubblico strepitoso, come da tradizione, come lo sarebbe però, seppur in forma minore,  anche per Palermo, considerate tutte le problematiche avute dalla società del presidente Rappa.

Una gara spettacolare ed un finale thrilling, regalano alla Luiss, la settima posizione, dopo ben 13 vittorie su 15 partite. Il merito della squadra di Paccariè, brava a percorrere a fari spenti, un campionato, trasformatosi partita dopo partita, in un escalation dalla salvezza ai playoff, e l’aver saputo tenere addosso, la pressione d’alta classifica, quando gli obiettivi degli universitari sono all’improvviso mutati in toto, ne è la dimostrazione!  Salernitani, virtualmente sesti, ma con un occhio a Maddaloni, dove un passo falso, dello stanco Scauri di questo scorcio di campionato ed una loro vittoria, sulla giovine Luiss, potrebbe consentire l’ingresso in quinta piazza ed in accoppiamento al Palermo, campo sul quale, la squadra di Iovino, vanta una tradizione positiva! Gara dal punteggio alto e dalle difese incerte, Scafati, a riposo prudenziale Carrichiello, la conduce nei primi due quarti, parziale a riposo, 42 a 55. L’asse Di Capua, 25, Mlinar,23, sembra avere la meglio sull’emotività patita dagli universitari, che impiegando massicciamente le rotazioni a quattro lunghi e comunque profonde, di una panchina a livello del quintetto, tuttavia, nella seconda parte della gara tornano prepotentemente in vantaggio, con i tiratori Marcon,20, e Rambaldi,20, in evidenza. Vicino canestro, il talentuoso Ramenghi, 18, e il buon cambio, Scuderi, 15, patiscono l’esperienza di Mlinar; il giovane romano Forte, 18 e Cucco, 13, rispondono da fuori ai luissini e la partita di trascina in un finale entusiasmante, con gli ospiti in vantaggio 88 a 91, palla in mano a Di Capua. La penetrazione del play campano è mal ostruita al limite del fallo, a più voci reclamato dai campani, ma sulla palla recuperata dai romani e sul successivo rovesciamento di fronte, gli arbitri non intervengono sul fallo antisportivo commesso da Mlinar e i padroni di casa pareggiano, con una bomba da tre, di Rambaldi. Le reiterate proteste di Di Capua provocano la sua espulsione. Dalla lunetta la Luiss non sbaglia e passa in testa avendo poi il merito di difendere forte su Mlinar, conquistare il rimbalzo e mandare Faragalli, sempre in lunetta, a perfezionare un successo epico, con l’ambiente romano in visibilio, per il risultato finale ottenuto. Universitari, ai playoff con animo tranquillo, in grado di rendere difficile il cammino di Palestrina, Scafati, se ispirata, come dimostrato in regular season, può tatticamente creare problemi a Cassino.

In sintesi i playout. Venafro supera 88 a 74, la Stella Azzurra, impegnatissima nelle finali nazionali giovanili under 18 e scesa in campo con la formazione under 16. Molisani volitivi, in evidenza Guadagnola, 38, Tamburrini, 20, Fossati, 10  e Chiari,11, ma a non serve questo successo a restituire loro il fattore campo nei confronti dei cugini dell’Isernia. Nerostellati promettentissimi con Nikolijc 10, Gazzillo, 11, Panopio, 18, Palumbo, 23.

Isernia ha la meglio, 77 a 66, su un Catanzaro che, previa vittoria di Empoli a Palestrina, in caso di sconfitta della Luiss e di una sua concomitante vittoria a casa dei pentri, sarebbe entrato nei playoff proprio a scapito dei romani. Così non è, l’Isernia conferma i suoi recenti miglioramenti e con un super ultimo quarto, schioda l’equilibrio esistente, avendo la meglio per 77 a 66. Catanzaro scarico nel finale e comunque autore di un buon campionato. Per i molisani, out Guagliardi, bene Smorra,19, Patani, 12, Strati, 16. Per i calabresi, ok Naso, 18 e Carpanzano, 13. Playout equilibratissimo: esperienza dei venafrani contro maggiori rotazione degli isernini!

Con l’inizio dei playoff e dei playout, programmati per il primo maggio, la nostra rubrica potrebbe subire una variazione nella pubblicazione periodica, provvederemo a tenervi aggiornati. A presto!

 

                                                                                MIMMO BIELLO