11 giornate di campionato trascorse, nel girone C della serie B, situazione tanto fluida quanto frastagliata nell’alta classifica ed un affollamento forse anzi livellamento nel centro bassa classifica. Probabilmente la coppia di testa, a 20 punti, Napoli – Valmontone, ha mostrato le cose migliori e sembra poter viaggiare spedita verso un futuro da affidabile protagonista in questo torneo. I campani hanno trovato una straordinaria chimica di squadra attorno al loro coach, Ciccio Ponticiello che, ha dell’incredibile, rapportata ai tempi di formazione e di costruzione, sia del roster che del progetto in sé, considerando le difficoltà ancora inerenti l’inserimento della nuova società nel contesto cittadino. Anche ieri a Teramo, contro una squadra, come quella abruzzese, dai valori medi importanti, a 10 punti in classifica, in corsa per i playoff, i partenopei hanno saputo far propria la gara, rallentandone i ritmi e praticando una difesa individuale asfissiante, capace di tenere a soli 56 punti, i padroni di casa; Valmontone squadra esperta e di qualità, ma società nuova sul palcoscenico di livello della B, ha superato gli esami di maturità vincendo gare difficili e nei finali che contano, vedi Cassino ma soprattutto nell’inedito derby con i “ supervaccinati “ cugini di Palestrina ed in ultimo passando sul campo della LUISS, quarta a 16, realtà ormai non più emergente ma dal collettivo “ ultraplasmato “, nonostante le ultime due battute d’arresto, a Forlì ed in riferimento alla gara che dicevamo. In mezzo a quota 18, Palestrina, squadra dal potenziale debordante, completa in tutti gli effettivi, dapprima inaspettatamente ridimensionata, da Napoli, in casa, a rischio tracollo psicologico, nel derby perso a Valmontone, all’ultimo secondo, per poi giovedì scorso, redimersi e tirare fuori una prestazione “ monstre “ ed infliggere al Cassino, una pesante sconfitta, più che altro nelle proporzioni. La coppia Cassino – Barcellona insegue a 14 punti, la squadra sanbenedettina, rifondata per dieci/decimi rispetto allo scorso campionato, tornata finalmente nella sua casa d’appartenenza che è il palazzetto della città martire, deve ancora raggiungere una stabilità di prestazioni d’eccellenza soprattutto contro le dirette rivali d’alta classifica, considerate le battute d’arresto subite, in casa, contro Valmontone e la “ mina vagante “ Barcellona nonchè quelle in trasferta, in casa della LUISS, gara quest’ultima, invero sfortunata per gli uomini di Vettese e appunto contro Palestrina, dove la sconfitta è parsa senza attenuanti. Non è escluso che, la compagine cara al vulcanico DS, Dott. Manzari, a gioco lungo, possa, modificata e ritoccata in certi equilibri, tornare in auge, con una valorizzazione più mirata degli apporti degli uomini d’area, in primis di Simone Bagnoli, il lungo n.1 del campionato e più in generale di un collettivo di primo piano, seppur non facilissimo da gestire. Dicevamo di Barcellona che, ha interrotto la sua striscia vincente, venendo inopinatamente fermata, nel derby siculo, da Patti, formazione modesta ma orgogliosa al punto giusto, da rendere non agevole il percorso sul suo campo, per qualsiasi compagine di alta classifica. E’ la squadra, a pari merito la Luiss che, lavora di più sui sistemi di gioco e che meglio possiede una fisicità complessiva in grado di avere impatto su qualsiasi partita….guidata bene sia dalla panchina che dalla scrivania, dal coriaceo gm tirrenico D’Alessio, un cliente ostico col quale tutti dovranno fare i conti, a patto vengano stabilite, come si suole ad ogni squadra che vuole crescere, le opportune gerarchie organizzative inerenti il gioco. Altra squadra che aveva inanellato una striscia importante, è la Forlì di Giampaolo Di Lorenzo, 12 punti, settima in classifica, in evidente crescita tecnicotattica e psicofisica, ma a sorpresa sconfitta, giovedì a Catanzaro, per 103 a 100, dopo ben due tempi supplementari, in una gara dalle emozioni infinite, sconsigliata ai cardiopatici…Determinante per Di Lorenzo, più che l’assenza del lungo Bartolucci, la mancanza di una pedina quale Villani, tatticamente troppo prezioso per lo scacchiere dei romagnoli che, comunque hanno palesato qualche problema di personalità, malgrado un superbo Rombaldoni, a gestire anche 15 punti di vantaggio. Equilibrio a targhe più o meno alterne, nella zona cuscinetto tra la retrocessione e l’ottavo posto, dove, ad 8 punti, stazionano ben 5 squadre, Catanzaro per l’appunto, i cui miglioramenti già si erano registrati nella trasferta di Napoli, Cefalù, formazione scorbutica ma dalla panchina corta, che ha già avvicendato il tecnico fondano Nardone con il fabrianese Luca Ciaboco e reduce da una battaglia a Scauri, ben condotta ma persa nel finale, al cospetto del suo ex storico tecnico, Renato Sabatino, subentrato da due settimane alla guida del sodalizio tirrenico al posto del dimissionario Enrico Fabbri, chiamato a riportare a livelli più consoni, una piazza comunque destinata, nell’anno in corso, ad un campionato di livello inferiore, rispetto ai fasti dello scorso anno, sempre col tecnico pontino al timone. Un cenno nel gruppo a 8 punti, alle due squadre romane, Vis Nova e Stella Azzurra, con i primi reduci da una battuta d’arresto a Viterbo, contro la volitiva squadra della Tuscia ed i secondi invece, da un successo pesante, sul campo di Maddaloni. La squadra di Martiri, vive di un estemporaneità difficilmente gestibile, con un reparto esterni sovradimensionato ed il lungo Iannilli, non sempre ispirato, contesto comunque sotto il controllo dell’imprevedibile gm Ravaioli, uomo capace di far saltare qualsiasi banco e dal colpo di mercato sempre pronto. Al contrario, l’ennesima operazione di reclutamento e di valorizzazione dei giovani, operata da Germano D’Arcangeli, al timone della Stella Azzurra, sembri inizi a dare frutti copiosi, naturalmente osservando anche il percorso, lungo il settore giovanile, dei rampolli della società nerostellata, ancora destinata a stupire. Per finire il terzetto finale, Patti a 6, della quale abbiamo già parlato, Viterbo a 4, della quale dicevamo poc’anzi e Maddaloni a 2, di certo la squadra più in difficoltà, in rapporto agli investimenti effettuati e all’attuale mediocre rendimento di un organico comunque rinnovato, ma assai deludente sia per gioco di squadra che per carattere. Dopo questo turno ponte, si va subito in campo domenica 11 dicembre, con due partite tutte da godere, Cassino – Napoli, al sabato alle 18,30 e Barcellona – Palestrina, la pallacanestro di B rimane garanzia di nostrano spettacolo! Al prossimo commento e grazie a voi
Domenico “ Mimmo “ Biello