Mimmo BIELLO
09/11/2015

La settima giornata d'andata del campionato di B, girone C, si caratterizza, fondamentalmente, nell'alta classifica, per il successo in trasferta del Napoli sul campo del Cassino e per la conferma di Palestrina, solidissima tra le proprie mura ed in grado d'infliggere 17 punti ad un pur valido ma ancora incompiuto Palermo. Eurobasket continua la sua marcia a punteggio pieno e conduce la classifica a 14 punti. in bassa classifica fa la voce grossa Fondi che espugnando nettamente Maddaloni compie un importante passo avanti. Per il resto prevale il fattore campo seppur con qualche sorpresa, come vedremo.

Dicevamo di Palestrina che, grazie ad un formidabile quarto tempo schianta Palermo. I prenestini operano un allungo decisivo sul 51 a 49 e terminano sul 78 a 61,  esibendo Rischia 20 punti e Bisconti 14, pienamente recuperato. Importanti i contributi dalla panca di Gagliardo, 14, e di Molinari 7; decisive nel momento di maggior equilibrio, due bombe di Pierangeli, 13, per sbloccare la situazione in favore del team di coach Lulli. Palermo, sempre privo di Rizzitiello, pur avendo un Cozzoli, 24, monumentale, uno Stella, 13, sufficiente vicino canestro, si scioglie alla distanza mostrando qualche limite caratteriale... Come ammesso, a fine partita, con amarezza, da coach Tucci, alla squadra siciliana manca ancora la voglia di sacrificarsi nei momenti decisivi, quando le tensioni aumentano ed ogni fase del gioco ha un suo significato pregnante.

Nell'altro match d'alta classifica, Napoli s'impone 80 a 70, sul campo del Cassino. La vigilia della gara, viene caratterizzata, dalla clamorosa ma responsabilissima decisione, della società sanbenedettina, di rescindere i contratti dell'ex nazionale Chiacig e di Del Brocco, venendo così a privarsi di valide rotazioni vicino canestro, come vedremo, alla vigilia di una sfida importante. Senza timore alcuno e con grande dignità, gli alti dirigenti cassinati giustificano tale scelta con l'ormai impossibilità, a proseguire il rapporto professionale, con due atleti ben poco restii al rispetto delle regole comportamentali, sia in campo che fuori. Il provvedimento scuote positivamente il gruppo, infatti il Cassino apre bene e conduce per due quarti, 43 a 34, grazie ad un superlativo Carrizo, 23, all'intraprendenza di Grilli, 14, al lavoro ai fianchi, a rimbalzo, di Ianes,11, ed alla costanza di Castelluccia, nel tiro da fuori, 9. Napoli non entra bene in partita e viene tenuta su dalle penetrazioni di Sabatino, 9, prezioso il suo contributo uscendo dalla panchina e dai mis matches di Villani, 10. Spesso Di Lorenzo insiste nel giocare con 4 corti, inserendo un ottimo Iannone, 11, dalla panca, abbassando dunque il quintetto e rinunciando ai contributi di Fall e di un comunque positivo Giovanatto 9. Napoli inizia meglio il terzo quarto, velocizzando il gioco e trovando finalmente un Parrillo, 16, determinante nel tiro da fuori, Cassino accusa un comprensibile calo di tensione ed inizia a soffrire la fisicità di Serino 15, che vince lo scontro diretto con Ianes e di Berti, 10, il faro del gioco partenopeo. La svolta a metà del terzo quarto, quando a seguito di alcune controverse decisioni arbitrali, con la gara comunque in equilibrio, ed il Cassino in leggero vantaggio, vengono inflitti ai padroni di casa, consecutivamente un antisportivo, un tecnico alla panchina ed un tecnico a Carrizo. Non ci sentiamo di condividere appieno le decisioni arbitrali tuttavia Napoli, con 7 tiri liberi a favore, passa in vantaggio. Cassino accusa il colpo ma rimane in partita con un Carrizo che, offre numeri di alta scuola caricandosi in groppa i compagni; comunque i campani dimostrano di essere già una squadra cinica ed approfittano delle difficoltà degli avversari punendo spesso con Serino gli aiuti nei giochi a due o i recuperi dei laziali nella transizione difensiva. Nell'ultimo quarto la squadra di Di Lorenzo si distende e sfrutta l'inerzia a suo favore. Cassino è costretto alla resa non senza recriminazioni, ma consapevole di dover iniziare un nuovo percorso, con Carrizo sempre più leader, ma senza sottovalutare le performances del play Lovatti, per ora al di sotto delle aspettative.

La capolista Eurobasket, ha la meglio su di uno Scauri, comunque in progresso, per 84 a 78. Conduce la squadra romana per 3 quarti, controllando la gara, forte di un ottimo Fanti, 14, di un costante Dip 9, di Staffieri 16, di Stanic 15 e di Righetti 18 che costituiscono la coppia play/guardia-ala, senza dubbio più forte del girone. Lo stabile vantaggio di 11 punti,della squadra romana, si affievolisce nel quarto quarto, quando uno Scauri mai domo, più vicino almeno negli intenti, ad assimilare la filosofia di gioco di Renato Sabatino, pressando molto, grazie ad un super Bagnoli, 26, alla vena di Richotti 11 e di un Lombardo in crescita esponenziale, 15, si avvicina a meno 4, 82 a 78, nel finale, cedendo negli ultimi due possessi alla capolista, ma lasciando intravedere confortanti segni di ripresa. La gara di domenica prossima, contro un quadrato Catanzaro, potrebbe rappresentare il crocevia per la società tirrenica.

Dicevamo di Catanzaro e di Viterbo che, a 10 punti, in classifica, raggiungono Cassino e Palermo, mostrando quanto di buono evidenziato nelle giornate precedenti. I calabresi, hanno una buona attitudine a giocarsi le partite, punto a punto, complice anche un calendario non difficilissimo, dimostrazione ne è anche il successo casalingo per 69 a 67, contro uno Scafati, in crescita anche nelle prestazioni esterne. Di Dio 12, Abassi 20, un Davide Naso, 9, sempre chirurgico al tiro, ottimo il suo rapporto minuti giocati - rendimento ed un Sereni, 11, affidabile, consentono alla squadra calabra, di governare una gara a bassi ritmi, complicatasi poi nel finale, con percentuali modeste di realizzazione e condizionata da speculari scelte difensive. Scafati viene tradita da Mlinar e da Carrichiello, i suoi uomini più rappresentativi, pur avendo molto da Cucco 14 e da Petrucci 16. Anche Sergio, 9, non si conferma all'altezza della prestazione della scorsa settimana, contro lo Scauri.

Nella gara tra le due " Stelle Azzurre ", Viterbo prevale chiaramente,per 81 a 61, con un sempre determinante Giancarli,16, ben assistito da Matlhouthi 10, Peroni 17, Rovere 13 ma direi estremamente dipendenti dal faro del loro gioco, ossia Marcante 8, assoluto "garante", di come un accettabile gruppo di ragazzi della Tuscia possa diventare una squadra di buona classifica, a tutti gli effetti. La Stella Azzurra Roma, assente il suo miglior marcatore Da Campo, viene  tenuta a galla da Guariglia,13, Seye, 11 e da Radoniic 8. E' un periodo di difficoltà da parte dei ragazzi di D'Arcangeli, talentuosi ma non ancora nella possibilità di ottenere una striscia vincente di risultati.

Nella bassa classifica Fondi ottiene un successo pesante a Maddaloni, per 83 a 68, dominando dall'inizio alla fine i campani, su un campo tradizionalmente ostico, grazie ad una grande prestazione al tiro di Lilliu, 31, non dimenticando la fisicità di un sempre verde Pino Romano, 18, ed i progressi di Cappiello 13. Da rimarcare comunque il successo di squadra dell'Oasi di Kufra, reduce da due sconfitte consecutive ad Isernia, in uno scontro diretto per la salvezza ed in casa con il Cassino, dopo aver comunque condotto per 3 quarti. Per i casertani, qualche problema interno da risolvere, ma un positivo Caceres 13, un indomito Desiato, 20, comunque tra i migliori paly del girone. Sotto tono Chiavazzo, 11, sufficiente Rusciano, 11.

Un orgogliosa Isernia, al termine di una partita non priva di colpi di scena, ha la meglio per 65 a 63, su un Empoli che ha peccato di presunzione e di sufficienza. I molisani partono male, s'intravede il peso psicologico dei 23 punti rimediati,la scorsa settimana, a Napoli, considerata l'inesperienza del team. L'utilizzo reiterato, da parte loro, della zone press  seguita dalla difesa a zona pari articolata con raddoppi negli angoli, pur non producendo vantaggi nell'immediato, rallenta i ritmi di un Empoli con qualche problema però di lettura in chiave tattica. Tuttavia i toscani sembrano poter controllare la partita e terminano a più 10, i primi due quarti, sul 36 a 26, grazie alle performances di Samoggia, 15, Mascagni 11 e Berni 7. Nel terzo quarto, l'Isernia ostinatamente ritorna a pressare con ripiego a zona, trovando migliori prestazioni al tiro di Guagliardi 11, Gentili 11, Patani 11, un Poggi molto agonistico, 15 e Werlich 12. L'Empoli perde la bussola e dilapida il suo vantaggio confezionando un numero industriale di palle perse, scintille tra Mariotti e Strati, col play siciliano dell'Isernia, costretto ad abbandonare il campo a seguito di ben due falli tecnici, di cui il secondo a seguito di una simulazione. Nel quarto tempo i molisani, in vantaggio di 3 punti, perdono con Fiorentino, un sanguinoso pallone a 20 secondi dalla fine. In qualche modo Empoli impatta sul 63 a 63, recuperando l'ultimo pallone, su un tiro sbagliato di Guagliardi, a pochissimi secondi dal termine ma facendosi cogliere in fallo d'attacco, nella gestione del pallone, col giovane Berti. Non vi e' bonus e, sulla rimessa, complice anche un maldestro errore difensivo dei toscani, Patani segna il canestro della vittoria. Inutile ad un secondo dal termine il time out di Angelucci e la rimessa per una deviazione volante verso il canestro isernino. Isernia si merita la pagnotta, Empoli dietro la lavagna, poco solida nei nervi e nelle scelte. Da rivedere l'arbitraggio da entrambe le parti. Domenica prossima, ad Isernia, è di scena il Cassino, per l'antico derby, del comprensorio a cavallo tra l'antica terra di lavoro e l'Appennino.

Nell'ultimo match nella zona salvezza la Luiss si sbarazza nettamente del Venafro per 102 a 53, con 16 punti di Ramenghi, 13 di Marcon, 27 di un ottimo Rambaldi e 12 di Gorrieri. Bene per Venafro i soliti Minchella 11, Tamburrini 12 e Chiari 11. Luiss in progresso, Venafro che stenta in trasferta a causa della panchina corta e di limitate rotazioni soprattutto sotto canestro, Au revoir                          


 

                                                                                                               Sempre vostro

                                                                                                                Mimmo BIELLO

 

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