23/11/2015
Mimmo BIELLO

La nona giornata d’andata del campionato di B, girone C, ha il suo fiore all’occhiello nel successo in trasferta, con autorità, di Napoli, sul campo di Eurobasket…. Dopo essere passata a Cassino, con merito ma non senza contestazione, e adesso a Roma,  in due scontri diretti d’alta classifica, senza dimenticare anche la vittoria sul difficile campo dello Scauri, la compagine di Giampaolo Di Lorenzo, si candida come la squadra da battere nel girone, per mentalità, compattezza, completezza e spessore. Il resto le viene conferito, dall’essere l’attuale maggiore espressione cestistica, di una delle città più grandi d’Italia e dunque  vogliosa di tornare ai livelli che le competono. L’Eurobasket, fino adesso brillante ma, gara col  Palermo a parte, non ancora avezza al clima degli scontri diretti, da questa sconfitta esceridimensionata pur avendo ancora grandi margini di miglioramento sia per la profondità  della rosa che per le individualità in suo possesso. Sorride lo Scauri di Renato Sabatino che vincendo a Viterbo cambia il volto del suo campionato, stesso discorso anche per Scafati, al suo quarto successo in cinque gare, vincente sul campo di un Maddaloni sempre più inguaiato. Da segnalare, nella bassa classifica, il guizzo della Luiss che bissa il successo di Fondi, superando in maniera convincente Empoli e portandosi ad 8 punti con Scauri e Scafati, dunque lontano, per ora, dalla zona pericolo. Per il resto nessuna sorpresa, ed una classifica con 4 squadre raccolte in due punti, Eurobasket, Napoli, Palestrina e Cassino, 3 a 12, Viterbo, Palermo e Catanzaro, eppoi la progressiva risalita di Scauri e Scafati ad 8. Indispensabili gli scontri diretti per definire, l’ingarbugliata situazione della zona retrocessione.

Passando in dettaglio le partite, Napoli dicevamo, con molto cinismo, indovina l’impatto con la partita, con un + 11 iniziale, grazie ad una zona molto aggressiva ed adeguata, si galvanizza da subito con le prestazioni nel tiro pesante di Villani e Parrillo, rispettivamente 15  e 12 punti; Serino, 12, vince il duello con i lunghi avversari, in coppia con un Giovanatto, sempre molto freddo nei momenti che contano. Ancora determinante il contributo in uscita dalla panchina di Sabbatino 12. Eurobasket stenta maledettamente contro la zona degli ospiti, break out di ben 7 minuti con un letale parziale di 13 a 29 nel secondo quarto,  viene tradita da Righetti, 2, molto in ombra, ed in parte, da Stanic 10. Soluzione non adeguate  all’interno con Birindelli, 9 e Dip, 8. Napoli molto più reattiva nelle palle vaganti, piazza a fine secondo quarto un altro minibreak di 11 a 5, corroborato da una miracolosa palla recuperata da Berti, 5, culminata con un fallo più tiro libero e l’implacabile punteggio di 18 a 40.  Nel prosieguo della gara Napoli controlla senza consentire avvicinamenti clamorosi ad un Eurobasket che aumenta i ritmi ma senza percentuali realizzative di rilievo. Termina 55 a 68: Di Lorenzo voleva dai suoi intensità, presenza fisica  e mentale continua per tutto il tempo…è stato ampiamente ripagato e miglior viatico per il ritorno al PalaBarbuto,  Napoli non poteva avere!

Cassino, molto rinfrancata dal netto successo ad Isernia ed uscita mentalmente rafforzata dal privarsi di due giocatori importanti ma ingestibili quali Chiacig e Del Brocco, pur dovendo fare a meno del top scorer del girone, Grilli, out per dolori alla schiena, esce bene alla distanza, vincendo per 87 a 64, contro una Stella Azzurra Roma, bene in partita per due quarti, per poi sciogliersi malamente, in pratica, nel quarto quarto. Di fronte all’attacco più prolifico del girone, D’Arcangeli rimischia bene le carte, con Vitale in regia e Sikiras e Antonaci sotto le plance, chiudendo con sole 7 lunghezze di ritardo, 45 a 38, i primi due quarti…. Buone le prove di Radonijc 17, Nikolic 10 e Da Campo 8. Sanguinoso per i romani, nel terzo quarto, il 13 a zero e dunque il più 20, per i sanbenedettini, con la firma di Carrizo, 21 e Ianes, 29, a questo giro di giostra dominante in area. Citazioni per Ausiello,14, molto gregario ma utilissimo e per  Dri, 14, bravo nelle letture ma soprattutto stabile nel dirigere il gioco, pur essendo assolutamente una guardia e non un play. Non positiva, a differenza di Isernia, la giornata di Lovatti, giocatore in potenza capace di grosse performances ma discontinuo e non ancora calatosi nella realtà basso laziale. Le ambizioni del Cassino saranno verificate domenica prossima, su un campo caldo quale è Scauri, contro una squadra in ottima ascesa.

Con un andamento simile alla partita precedente ma con uno strappo più netto  nel punteggio, concentrato molto nei primi due quarti, Palestrina dispone dell’Isernia, aggiudicandosi la posta in palio per 97 a 68. Pierangeli out per i prenestini che, avvalendosi però di un ritrovato binomio Rossi 18 e Rischia 16, dell’utile Molinari 18, del costante Pozzi, 18 e di un Gagliardo sempre puntuale, 8, incanalano la partita nel clichè desiderato, producendo tanti mini break, frutto di contropiedi e di secondi tiri che, sul 45 a 28 e sul susseguente 52 a 29, nei primi due quarti, offrono della partita un quadro ormai esaustivo. Dominio della squadra di Lulli che, apre nel terzo e quarto quarto ai più giovani. I molisani, molto legati nelle realizzazioni , al duo Guagliardi 17 e Gentili 15, oltre che  ad un positivo Patani 12 ed a  Poggi 8, voglioso di mettersi in mostra davanti al suo ex pubblico, devono imparare a gestire meglio la fase difensiva, negli equilibri e nelle transizioni offensive/difensive…. troppi contropiedi subiti e dunque passivi preoccupanti contro, siamo d’accordo, grosse squadre, ma non salutari per una mentalità votata alla salvezza.

Ancora più facile il successo del Palermo, per 85 a 34, 49 a 15 dopo i due quarti, contro un Venafro impossibilitato a competere in trasferta contro certi squadroni. Siciliani con molta rabbia dentro, dopo le sconfitte di Palestrina e soprattutto di Empoli. Tucci pretende applicazione in difesa e l’intensità dei padroni di casa, complice anche le tante palle perse dagli ospiti, produce subito un gap significativo nel secondo quarto come sopra illustrato. Requena 12, Cozzoli 10, Antonelli 10, Nelson Rizzitiello 13, Merletto 10 e Ondo Menge 11, spianano la strada al Palermo per un pesantissimo successo di 51 punti. Venafro, con Loughlimi in panca, per onor di firma, ma ancora infortunato, trova conforto in Tamburrini 12 e Fossati 10, all’interno di un contesto che si smarrisce facilmente in trasferta e contro squadre forti. Con molta onestà la società molisana, al suo terzo anno di B, aveva messo le mani avanti per questo campionato. Necessari i rinforzi, alla riapertura delle liste, per consentire una sensata  lotta alla salvezza!

E venne il momento dello Scauri! Vittoria importante sul campo del Viterbo, fino ad ora buon protagonista del campionato con  12 punti in classifica, convincente per il modo e per la mentalità manifestate con le quali, i ragazzi di Renato Sabatino l’hanno ottenuta. Non inizia bene per i pontini, Viterbo col vento in poppa dalle partite precedenti, trova buone performances al tiro con Peroni 12, Matlhouti 14, Giancarli 17 e Marsili 10, conducendo nel primo quarto per 19 a 9 e nel secondo di 14 punti fino a 3 minuti dal riposo, quando i tirrenici, comunque ben orchestrati da Richotti 9, piazzano, dopo un gioco da 3 punti su una palla recuperata da Lombardo, 12, un susseguente break di 12 a 0, avvicinandosi  a fine tempo sul 38 a 36. Nel terzo quarto, si iniziano a  vedere alcuni frutti del lavoro di Sabatino, con una squadra capace di giocare punto a punto, crescendo con una difesa individuale molto fisica e con tiri aperti non accellerati, ma con sapienza, selezionati. Il sorpasso definitivo negli ultimi 3 minuti ed il 10 a zero finale, scrivono una pagina definitiva che potrebbe cambiare mentalmente le sorti del campionato dello Scauri. Come ogni suspence ben congegnata dalla sorte, vi sarà il derby col Cassinio, a Scauri, di  domenica prossima, a chiarire definitivamente ogni lecita riserva sulle aspirazioni della Sabatino Band. Per ora ben 5 uomini in doppia cifra,  Svoboda 14, Lombardo 12, Bagnoli 14, un convincente Salvadori 16 ed un ritrovato Giammò 10. Qualche recriminazione, molto civile invero, dei ragazzi di Fanciullo, sui 20 tiri liberi concessi ai sudpontini al cospetto dei soli 10 appannaggio del team della Tuscia.

Meritevole anche la prestazione di Scafati sul campo del Maddaloni. Con un quadrato 75 a 65, gli uomini di Iovino si sono aggiudicati il match, mostrandosi compagine ostica, ben amalgata ed adesso convinta  dei propri mezzi. Davanti ad un numeroso stuolo di supporters scafatesi presenti nell’antico palazzetto maddalonese, gli ospiti gestiscono l’esiguo vantaggio dei primi due quarti, terminati 35 a 41 in loro favore, per poi imprimere  un accellerazione decisa nel terzo quarto, 44 a 59, a seguito di una palla recuperata da Carrichiello, 11, e suggellando, nel periodo successivo,  azione dopo azione,  una superiorità evidente. Sugli scudi il play Di Capua, 22, il centro d’origine croata Mlinar, 17, Petrucci 10 e Sergio 7. Maddaloni, sostenuta da un ottimo Desiato, 21, Chiavazzo 11, Florio 17 e Rusciano,9, portando buoni aiuti e raddoppi difensivi su Mlinar, contiene la fisicità del croato ma viene tradita da Caceres in attacco e alla distanza  denuncia qualche limite di tenuta psicofisica. Un acuta osservazione di  qualcuno su Facebook : la stessa squadra, lo scorso anno, senza Caceres, era arrivata ai quarti di finale nei playoff…sorpresa a parte nel vederla fanalino di coda… c’è dell’altro che non sappiamo?

Dicevamo della Luiss che, difendendo alla morte, ha ragione dell’ Empoli, scoprendo un nervo nella squadra toscana, vulnerabile se aggredita, come già di recente accaduto ad Isernia. Due quarti equilibrati, 29 a 29, una situazione di sostanziale parità, anzi con un + 1, 49 a 50, a 6 minuti dal termine, in favore dei toscani, ribaltata dal grande rush finale degli universitari che, con un nitido 20 a 9, si aggiudicano la contesa per 69 a 59. Si distinguono per la Luiss, ormai formazione di buon carattere, Ramenghi 12, Marcon, molto positivo, 17, Rambaldi 10, Chiatti 10, decisiva la mano del “manico” Paccariè, allenatore in grado di scuotere, nelle ultime giornate, un gruppo apparentemente incerto. Empoli alla quale manca ancora qualcosa per stabilizzarsi nel centro classifica, si conforta con Mariotti 10, Terrori 14 ed il giovanissimo Mascagni 15.

Per finire Catanzaro – Fondi 80 a 76, 45 a 39 i primi due quarti. La squadra sud pontina vende cara la pelle e dimostra di potersi giocare le partite. Come di recente accaduto cede nei finali. Buona la prestazione di Pietrosanto 14, dell’eterno Lilliu 23, di Pino Romano 11 e del figlio d’arte Myers 16. Catanzaro, 12 punti in classifica e forse un campionato al di sopra delle aspettative, trova un costante Carpanzano 20, Latella 12, Di Dio 11 e Sereni 13. Senza mancare di rispetto all’attuale head coach della squadra calabrese, da rimarcare il contributo al roster in questione, di Andrea Cattani, assistent coach ma già maturo per dirigere una squadra da primo allenatore. Au revoir!

 

                                                              Sempre vostro

                                                              MIMMO BIELLO 

 

 

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